Cristo morto di Offida, un rito antico
La processione del Cristo Morto in Offida affonda le sue origini nel 1770, quando la Confraternita dei SS. Cuori di Gesù e Maria, fondata da devoti benestanti della cittadina, acquista la chiesa di San Giovanni, oggi dell’Addolorata, e assume solennemente l’impegno di svolgere la processione ogni anno nel giorno di venerdì santo.
Il grande carro con baldacchino, chiamato da sempre “la bara”, che oggi trasporta il Cristo per le vie di Offida, è del 1870 ed è straordinaria opera di artigiani locali. In particolare, i ricami in argento sul drappo nero furono eseguiti dalle monache benedettine e da alcune tra le più abili signore del luogo.
Il carro, che sostituì la precedente inadeguata lettiga, fu progettato da Alcide Allevi e le decorazioni furono eseguite dall’ascolano Lorenzo Mancini. Furono necessari quasi due anni di lavoro ed alla fine il costo superò le duemila lire.
La bara viene mossa su ruote da 6 uomini alloggiati all’interno che, durante la processione per le vie della cittadina, seguono la linea nera appositamente disegnata sulla strada.
La processione del Cristo Morto ad Offida è ancora oggi un appuntamento immancabile per la cittadinanza che, dalle 20, segue il carro in religioso silenzio, accompagnata dalle note funebri della banda cittadina.